martedì 19 giugno 2018

Contro l'incontinenza verbale

Siamo liberi di dire ciò che vogliamo e quando lo vogliamo, ci mancherebbe. In atto, però, sembra esserci una vera e propria incontinenza verbale che porta molti di noi a intervenire sugli argomenti più disparati, con una frequenza e un vigore a dir poco sorprendenti. 
Dalla politica allo sport, dalla medicina ai temi di geopolitica, dai cambiamenti climatici alla fisica quantistica, dall'impasto della pizza ai buchi neri, dai farmaci alle strategie energetiche, dall'intolleranza al glutine agli investimenti in borsa, dalla formazione della nazionale alle coppie di fatto. Nulla di male se lo facessimo con buon senso, magari dopo avere studiato. Quando invece lo facciamo senza la necessaria conoscenza, non esercitiamo il sacrosanto diritto della libera espressione, ma piuttosto ci rendiamo responsabili di produrre un danno alla comunità e a noi stessi. 
Dici che allora dobbiamo lasciare parlare solo gli esperti o gli intellettuali? Tutt’altro, non è questo che voglio dire. La nostra opinione la possiamo esprimere anche su temi per i quali non siamo super esperti, a patto di avere, ancora una volta il buon senso di informarci e studiare. 
Mi chiedi dove possiamo informarci? Partiamo da un primo e importante assunto: un post su internet ha la stessa attendibilità di un biglietto di carta stropicciato, dove qualcuno ha scritto qualcosa, che abbiamo trovato per strada. Se lo raccogliamo, crediamo a quello che c’è scritto e lo diffondiamo ai nostri amici, non contribuiamo a informarli e a far crescere la nostra comunità, ma piuttosto la rendiamo vulnerabile, meno forte e coesa. Se poi, in maniera subdola, qualcuno diffonde quotidianamente, ad arte, centinaia di "biglietti" con false informazioni, e noi li raccogliamo, li leggiamo e li distribuiamo senza verificarne l’attendibilità, contribuiamo a realizzare un piano criminale che altri hanno progettato e del quale, forse, alcuni di noi neanche si rendono conto. 
E allora che fare? Basterebbe non affidarsi ai bigliettini (post) per formare la nostra coscienza, preferendo altre fonti come i libri, i giornali, le televisioni, i siti internet. Dovremmo avere cura, però, di verificarne l'attendibilità consultandone diversi e di diverso orientamento, per acquisire obiettività e non commentare da tifosi. 
Qualcuno obbietterà che ci vuole troppo tempo. È vero. Ma chi lo ha detto che dobbiamo intervenire su ogni argomento sempre e comunque?

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