giovedì 15 novembre 2018

Chi siamo?

L'italia è abitata dagli italiani: uomini, donne, molti anziani, pochi bambini. Ci sono italiani che vivono lontano da dove sono nati, in altri paesi europei, in America Latina, negli Stati Uniti, anche in Australia, in Africa e in Asia. 
Molti italiani, la maggioranza, sono di religione cattolica, altri appartengono alla chiesa evangelica, altri ancora credono nello stesso dio, ma lo chiamano Allah. Alcuni praticano la religione ebraica, altri quella indù, molti non ne professano alcuna. 
Molte famiglie italiane sono formate da persone sposate, con o senza figli. Altre sono fatte da uomini e donne che non hanno sentito il bisogno di sposarsi, altre ancora da persone dello stesso sesso. Altri ancora preferiscono vivere da soli, ma si sentono comunque famiglia. Tutti e tutte, indipendentemente dal tipo di famiglia, si vogliono bene, si amano. Purtroppo, in alcuni casi si detestano e in qualche caso si odiano pure. 
Molti italiani sono onesti, altri lo sono meno e alcuni, addirittura, non lo sono per niente. Tra gli italiani, purtroppo, ci sono anche molti delinquenti e assassini. 
Ma chi siamo, gli italiani? 
Prima dell'avvento dei Romani, qualche secolo prima di Cristo, non c'era ancora l'Italia. Ma nella penisola che oggi corrisponde al nostro paese vivevano molte popolazioni italiche di origine indoeuropea. Al Centro Nord vi erano Veneti, Latini, Volsci, Equi, Sabini, Umbri, Marsi, Peligni, Marrucini e Piceni. Altri due popoli, i Liguri e gli Etruschi, di origine non indoeuropea, vivevano nei territori delle attuali regioni comprese tra la Liguria, la Toscana e il Lazio. Verso sud, tra le attuali regioni dell’Abruzzo e della Campania, si trovava il territorio abitato dai Sanniti. Nelle zone più interne dell’attuale Campania vivevano gli Osci. In Puglia il popolo Iapigi, mentre in corrispondenza delle attuali Basilicata e Calabria vivevano i Lucani e i Bruzi. La Sardegna era abitata dai Sardi e successivamente dai Fenici. La Sicilia vide l'alternarsi di popoli di origine fenicia e greca e popolazioni autoctone come gli Elimi, i Siculi e i Sicani. Completano il quadro le popolazioni di origine Gallica, giunte in Italia in zone diverse. 
Anche dopo, lungo la linea della storia che porta dalla nascita di Cristo ai giorni nostri, sono incredibilmente numerosi i popoli e le dinastie che hanno posato i loro piedi sul suolo italico: Greci, Romani, Galli, Germani, Vandali, Longobardi, Bizantini, Arabi, Normanni, Franchi, Spagnoli, Austriaci, Borboni, ecc. 
Un movimento di popoli, spesso in lotta tra di loro, che si separa, poi si unisce, si muove alla ricerca di territori e nuove possibilità. Questo la storia ci ha insegnato. 
Quindi, chi siamo gli italiani? 
Se mettessimo la mappa genetica del nostro Dna, in relazione con i luoghi da cui si è formato nel corso dei secoli, otterremmo un’articolata carta geografica. Magari qualcuno scoprirebbe insospettabili cugini e fratelli di sangue. Non c’è, però, bisogno di scomodare la genetica per capire tutto questo. Basta guardare le nostre facce, il cibo che mangiamo, i riti e le tradizioni, gli usi e i costumi, le parole dei nostri dialetti, per renderci conto chi siamo e da dove veniamo. 
Ma se vogliamo davvero capire chi siamo, è dentro di noi che dobbiamo cercare. Basta aprire il nostro cuore. Non all'esterno, ma verso noi stessi. Scopriremo che il mondo intero alberga proprio lì. Certo, ci vuole coraggio perché potremmo scoprire che nessuno è diverso, visto che non possiamo essere diversi da noi stessi. Potremmo scoprire che ognuno ci appartiene e che noi apparteniamo a ogni altro. Potremmo renderci conto che siamo una splendida somma di umanità e non una mortificante sottrazione. Che siamo solidale, entusiasmante, inebriante moltiplicazione di colori e non sterile, egoista, divisione. 
E allora la nostra vita potrebbe cambiare, in meglio, per sempre.