giovedì 10 gennaio 2019

Guarda la luna, non il dito

Non bisogna essere esperti di comunicazione per capire il tentativo, ormai in uso da molti anni presso chi governa questo paese, di spostare l'attenzione del dibattito pubblico su temi che, più di altri, solleticano gli istinti dei cittadini. Tutti noi, considerati esclusivamente nella veste di portatori di consenso da conquistare, veniamo bersagliati, in maniera più o meno subdola, da messaggi che hanno lo scopo preciso di farci guardare da un'altra parte. Proprio come quando vai a visitare un appartamento che devi affittare, e un solerte agente immobiliare ti nasconde i muri scrostati, i rubinetti che gocciolano e le finestre che non chiudono, alla stessa maniera c'è chi è pronto a nasconderci i problemi reali, sostituendoli con quelli che più facilmente producono consenso.
Per queste ragioni, non commetterò l'errore di dare voce anch'io a chi, scientemente, utilizza la comunicazione per creare confusione, radicalizzare lo scontro, con il fine di spostare l'attenzione sui temi che fanno leva sui sentimenti di insicurezza, di paura, di emergenza.
Voglio solo ricordare, come dovrebbe fare ogni cittadino che vive in questo paese, ai fenomeni che attualmente ci governano, ma anche agli altri che ci hanno governato, e ai cittadini distratti che li osannano, alcuni problemi che vive il nostro paese e che, mi pare, nonostante i proclami, non siano stati ancora risolti:

- Sono decine di migliaia ogni anno i giovani che lasciano il nostro paese perché impossibilitati a trovare un lavoro, una strada per il loro futuro (250.000 negli ultimi 5 anni - dati ISTAT);
- Sono centinaia di migliaia gli ultra cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro senza alcuna prospettiva (oltre 1.000.000, + 164% negli ultimi 5 anni - dati CENSIS);
- Non c'e' bisogno di esperti per sapere che l'affitto o il mutuo per una casa e' spesso proibitivo per una normale famiglia e che, da solo, assorbe buona parte dello stipendio (affitto medio di circa 500 euro per soli 50 mq. - dati Affitti marketplace immobiliare);
- Studiosi di strutture pubbliche e operatori sul campo, sono concordi nel  ritenere in grande aumento, specie tra i più' giovani, le patologie legate alle dipendenze: droghe, alcool, ludopatie, ecc. (il 22% degli italiani tra i 15 e i 64 anni ha fatto uso di droghe; il 39% dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni, abusa di alcol - dati EMCDDA (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze);
- Chi opera nel campo dell'istruzione, inascoltato ormai da anni, lancia l'allarme circa il decadimento della funzione cruciale della Pubblica Istruzione. Basta entrare in un'aula scolastica per rendersi conto del profondo disagio vissuto da molti giovani studenti a livello comportamentale, di relazione, di attenzione, di interesse);
- Esperti, associazioni, volontari che operano nel territorio, hanno più' volte richiamato  l'attenzione delle istituzioni circa il degrado ambientale che imperversa a tutti i livelli: qualità' dell'aria e delle acque, dissesto idrogeologico, gestione dei rifiuti, consumo di suolo, ecc.;
- Nel 2017 si stimano in povertà assoluta 1 milione e 778 mila famiglie residenti in cui vivono 5 milioni e 58 mila individui; rispetto al 2016 la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui (dati ISTAT).

Potrei continuare, ma alla fine di questo lungo elenco che, sono sicuro, ciascuno di voi potrebbe contribuire a rendere ancora più' ricco, viene da chiedersi: 
Come mai nei dibattiti politici, nei twitt dei leader, nei loro post, nei loro comizi, nelle loro interviste, questi temi non trovano posto? Come mai i telegiornali, i giornali, le informazioni su internet, salvo rare eccezioni, si limitano a dare conto delle dichiarazioni, delle esternazioni, delle uscite dei leader politici, rinunciando al ruolo primario dell'informazione che è quello di informare, approfondendo i temi oggetto del dibattito politico, e di porre all'attenzione collettiva quelli che spesso vengono nascosti?

A voi, cari rappresentanti del popolo (così amate definirvi): avete tanto da lavorare, abbiamo tanto da lavorare! E come direste meglio di me voi maestri della comunicazione: guadagnatevi lo stipendio che percepite pensando agli italiani, specie quelli che vivono ai margini, da buoni padri e madri di famiglia! E se potete, evitate di gridare, nel tentativo della ricerca spasmodica di consenso, di raccontare frottole, facendo leva sulle pulsioni istintive delle persone che fanno apparire la realtà diversa da quello che è: migranti, migranti, migranti, sicurezza, sicurezza, sicurezza, terrorismo, terrorismo, terrorismo, ecc. Tutti i dati dicono che non c'è alcuna emergenza migranti, nessuna emergenza sicurezza (reati in calo), e di terrorismo, comincio a pensare che sia altrettanto pericoloso quello psicologico che continuate a praticare quotidianamente! 
A noi tutti: smettiamo di guardare il dito e guardiamo la luna, smascheriamo chi ce la nasconde e usiamo quel dito (niente trivialità' tranquilli) per  indicare noi la strada a chi non la nasconde o non la vuole vedere.

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