lunedì 8 luglio 2019

La cura

Ascoltami. Ho da proporti un viaggio. Prima, però, ti chiedo per una volta, solo per una volta, di provare a guardare le cose mettendo da parte i preconcetti. Per qualche minuto fai finta che non esistano le categorie (la destra, la sinistra, i sovranisti, i populisti, i progressisti, la religione, ecc.). Libera la tua mente e prova a spogliarti di ogni appartenenza, in modo da rimanere solo quello che sei: un uomo o una donna.
Hai fatto? Sei pronto? Bene, se ci sei riuscito, adesso dammi la tua mano, chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e immagina di volare in alto... 
Eccoci arrivati. Adesso apri gli occhi e guarda. Vedi? Tutti quei puntini che vedi muovere, sono  persone. Certo, lo so, da qui non riesci a distinguere la loro identità, la loro età, il loro sesso, la loro razza. Sono uomini e donne, giovani e anziani e come tante formichine si muovono, respirano, mangiano, si curano, si amano, si odiano. Freneticamente, tutti, cercano il loro posto nel mondo.
Guarda, quella è l'Italia e tutte quelle formichine che vedi disperdersi in mille rivoli, sono i nostri ragazzi (figli, nipoti, fratelli, amici). Pensa, lo scorso anno, sono stati più di 250 mila a trasferirsi all'estero. Li vedi andar via veloci, in tutte le direzioni, senza alcun ostacolo. Vanno dove pensano di trovare il loro posto o solo a vedere il mondo com'è fatto lontano da qui.
Guarda, le vedi quelle altre formichine che da più parti stanno entrando in Italia? Quelli, per lo più sono turisti, altri migranti, come i nostri ragazzi. Molti arrivano negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, in automobile, a piedi. Altri, i meno numerosi, comprano un biglietto da dei delinquenti per avere un posto su una barca o un gommone per arrivare in Italia. 
Come dici? Perché non prendono un aereo o una nave di linea, come tutti gli altri?
Ottima domanda. Vedi, in certe parti del mondo le persone si muovono con molta facilità: decidono dove andare e vanno, senza che nessuno li ostacoli. In altre parti, invece, le persone non sono così libere, si spostano con molta difficoltà: barriere, guerre, muri, frontiere, eserciti, governi, le ostacolano, impedendogli di andare o di entrare dove desiderano.
Mi chiedi come mai? Essere nati in una parte del mondo oppure in un altra, essere nato in un paese ricco o in un paese povero, questa è la differenza. E anche se molti lo negano, fa differenza anche essere nati con la pelle bianca o con la pelle nera.
Adesso ti chiedo di chiudere gli occhi un'altra volta. Prova a ripercorrere la storia della tua vita e fermati in quei momenti bui, quelli nei quali è stata la mano tesa di un altro essere umano a aiutarti, a salvarti. Stringi la mia mano ancora più forte e pensa a due parole: cura e compassione. Prova a metterle insieme, legale alla tua esperienza di vita e senti le sensazioni che queste parole suscitano dentro di te. 
Adesso riapri gli occhi e guardati intorno, lasciati trasportare dalle vibrazioni che si sono generate nel tuo cuore e scopri la bellezza del "prendersi cura", la pienezza di scoprirsi appartenenti al genere umano. 
Nessuno si salva da solo. Tu mi salvi, mi curi e nello stesso istante io salvo e curo te, e insieme scopriamo la bellezza dell'essere umani.