sabato 19 maggio 2018

Telegiornali a reti unificate

Più della metà del tempo dei telegiornali di oggi, della Tv pubblica e privata, è stata e sarà dedicata al matrimonio dei due giovani rampolli della corona inglese. Negli stessi telegiornali, sono state dimenticate e non trovano più spazio le notizie delle morti sul lavoro di tanti operai avvenute negli ultimi giorni. 
Certa stampa, sembra soffrire di cecità a corrente alternata: vede come emergenza l'arrivo dei migranti, ma è cieca davanti all'ondata di migrazione che vede coinvolti migliaia di giovani italiani, siciliani in particolare; è pronta a riferire l'ultimo rapporto ISTAT sull'aumento dell'occupazione (precaria) e non vede il numero impressionante di ultracinquantenni che hanno perso il lavoro e non lo trovano più. Potrei continuare, ma ciascuno può aggiungere all'elenco tante altre voci, non è difficile trovarle.
Intanto, continuano a riferire, con tanto di inviato, con attenzione maniacale, i dettagli degli abiti reali e del menù della cerimonia, sbirciano dal buco della serratura nell'ultimo episodio di cronaca nera, sguinzagliano reporter alla ricerca di Di Maio e Salvini, nella speranza di carpire il nome del futuro presidente del Consiglio.
Come sorprendersi dell'insofferenza verso la politica, del disgregamento sociale, dell'insoddisfazione imperante, se ogni giorno registriamo lo scollamento clamoroso tra la vita delle persone e la sua rappresentazione, falsa e drogata, a reti unificate?