lunedì 23 novembre 2015

SocialMinchiate #1 - Putin Santo subito!


È difficile convivere con le moderne paure. Il terrorismo, la crisi, la criminalità, le malattie. Se con superficialità vengono alimentate dai mezzi di informazione, con altrettanta approssimazione vengono proposte soluzioni a volte davvero bizzarre. Da qualche settimana imperversa sui social l'apologia all'eroe di turno, tale Vladimir Putin. A quanto pare, leggendo i post più popolari, L'Isis avrebbe le ore contate e tutto il medioriente verrebbe liberato grazie all'intervento dell'Orso Russo, nostro Salvatore. Certo, possiamo disquisire su tutto, non certo sulla competenza di Putin in materia di guerre e terrorismo. Lui si è fatto le ossa in Cecenia. In Ucrania, poi, non ne parliamo, ha dato il meglio di se! A quanto pare non ama molto gli oppositori politici e la stampa che lo critica e in ogni caso opporsi o criticarlo porta male. Misteriosamente gli avversari politici e i giornalisti a lui contrari fanno sempre una brutta fine. Ma questo, si sa, sarà opera dei suoi nemici che vogliono metterlo in cattiva luce. Tranquilli, quindi, siamo in buone mani. A noi italiani, poi, tiene in maniera particolare, vista l'amicizia di berlusconiana memoria. A giorni è  atteso un suo intervento per scongiurare i pericoli di attacchi durante il Giubileo, per vigilare sui possibili attacchi al ponte sullo Stretto di Messina e per debellare la xylella fastidiosa dagli ulivi in Puglia e il punteruolo rosso in Sicilia!

lunedì 16 novembre 2015

Parigi

Tanta tristezza e senso di impotenza. Chi uccide in nome di un qualsiasi Dio, uccide due volte: la propria vittima e quel Dio che invoca. Sono convinto, peró, che le cause vadano cercate in profondità, senza lasciarsi trasportare dalle contingenze, volgendo lo sguardo indietro. Le tonnellate di odio sparse da troppi anni per il mondo hanno prodotto risentimento e barbarie. L'eccidio di Parigi, messo in atto da ragazzi poco più che ventenni, accecati dal fanatismo, nel nome di un improbabile dio, dovrebbe interrogare noi tutti sulle strategie messe in campo in questi anni dai governi europei e americano. Abbiamo la memoria corta. L'Isis, per stessa ammissione degli americani è stata finanziata e fatta crescere negli anni in cui serviva a fronteggiare i nemici di Bush. Nei numerosi scenari di guerra aperti in medioriente e negli altri sparsi per il mondo, spesso dimenticati, si sono realizzati inconfessabili accordi e strategie in combutta con i potenti del momento. Petrolio, armi, interessi economici, sete di potere, sono stati alla base di molti conflitti che per la gente comune sono serviti solo a seminare altro odio che inevitabilmente ha prodotto e produrrà come frutto altro e più potente odio. I fanatismi ed i fanatici sguazzano in simili contesti. Poi ci si meraviglia degli attentati e del terrore. Spero di sbagliarmi, ma non credo che tutto questo finirà presto. Intanto il pensiero alle ultime vittime inermi di Parigi e in ogni altra parte del mondo.