venerdì 5 ottobre 2012

Elezioni in Sicilia: poche idee, ma confuse! E’ possibile un’alternativa?


Ho deciso di votare e sostenere Giovanna Marano. Lo dico subito in modo da sgombrare il campo da fraintendimenti e così anche quello che mi accingo a scrivere apparirà di parte, come io voglio che sia. 

Siamo in piena campagna elettorale per le elezioni regionali in Sicilia e ci si aspetterebbe di vedere i candidati esporre i loro programmi, magari confrontandosi e fornendo agli elettori degli spunti e degli argomenti che possano contribuire a marcare le differenze. Ogni elettore, così, potrebbe stabilire, in base a dei "questo mi sta bene" o a dei "questo non mi sta bene", per chi votare. E invece? E invece no! Capisco l'imbarazzo di alcuni candidati alla presidenza. 

Partiamo da Musumeci, candidato del Pdl, che si trova a doversi barcamenare tra le macerie di ciò che resta di quel partito nel post Berlusconi, nel post Lega, nel post Fiorito ecc. ecc. Di quali idee e programmi deve parlare? Di quelli fallimentari, clientelari e affaristici messi in atto dal "cuffarismo" e dal "lombardismo", che oggi rinnega e critica ma che ha contribuito a portare alla presidenza della regione? 

Per non parlare del pittoresco Miccichè che sembra incarnare quel personaggio tanto caro a mio nonno: "u spavintatu du presepiu". Sembra sorprendersi di tutto, critica tutti e tutto, protesta contro tutti e tutto. Come se in questi anni fosse stato lontano dal potere e dalla politica che ha governato il nostro paese e la nostra regione. Potrebbe benissimo girare la testa ed indirizzare le sue stravaganti lamentele ai suoi compagni di viaggio vecchi e nuovi, da Berlusconi a Lombardo, con tutto quello che ci sta in mezzo. 

Che dire di Crocetta? Tanta delusione. La decisione di mettere la sua faccia e la sua storia al servizio dell'Udc e di quella parte del Pd che ha contribuito a tenere in piedi il peggiore governo della regione (in questo triste primato battere Cuffaro sembrava impossibile), non trova alcuna giustificazione. Mi fa anche tenerezza quando cerca di conciliare le aspettative dei “cugini” di Cuffaro, quelle degli innamorati di Lombardo presenti nel PD e la sua “rivoluzione”. 

Una cosa che sembra accomunare i tre candidati, che secondo i sondaggi si contenderanno la carica di presidente della Regione Siciliana, è la scarsa propensione a proporre idee sensate, ma soprattutto facilmente distinguibili da quelle dei contendenti. Ed allora inizia il festival della demagogia che si esplicita in chi la spara più grossa o in chi ne spara di più! Come dire.. poche idee, ma confuse! 

Nel momento più triste e buio per i siciliani, per i tanti giovani senza prospettive, per l'economia, per la stessa politica, la Sicilia meriterebbe prospettive migliori e nuove. Ci sono? Io credo di si. Io le ho riscontrate in Giovanna Marano, candidata alla presidenza di un cartello di forze della sinistra, che sa proporsi in maniera convincente e può parlare finalmente di idee e programmi in maniera competente. Mite, ma combattiva, sta affrontando una campagna elettorale difficile, tutta in salita, con dignità e con coraggio. Il progetto politico avviato da Fava e portato avanti in tandem con Giovanna Marano, prevede un programma condiviso che si arricchisce di contenuti proposti ed editabili da ogni cittadino. Ogni incontro, dibattito, incontro sul web, diventa l’occasione di un confronto serio ed articolato che produce conoscenza e condivisione. E’ questa a mio avviso la strada che può portare finalmente ad un governo serio della nostra regione. Ci riusciremo? Lo spero! Certo, sembra impossibile sconfiggere anche uno solo dei tre candidati maggiormente accreditati, ma c’è un’enorme quota di persone incazzate e deluse da raggiungere alle quali spiegare che piuttosto che pensare all’astensionismo o al populismo qualunquista, hanno la possibilità di sostenere l’unica vera innovazione della politica regionale siciliana. 

Franco Blandi




2 commenti:

  1. grazie per la sua posizione chiara e alla luce del sole. Ormai si pensa che tutto debba esser segreto, che non si debbano prendere posizioni per non farsi nemico nessuno.
    Anche io voterò Giovanna, anche io ho preso una posizione netta per il mio futuro.

    elvira frusteri

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    1. Ciao Elvira, grazie a te! Credo che oggi più che mai i manifesti elettorali debbano essere fatti con le nostre facce e non con quelle dei candidati. "Io voto per.." piuttosto che "Vota per..", sarebbe un grosso passo in avanti verso un voto libero...

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