Avetrana, Michele, Sabrina, Cosima… Ancora per quanto?
La misura è colma!
Mamma mia! Mamma mia! Questo mi viene da dire. Nel momento storico forse peggiore della nostra storia economica, politica e sociale, che meriterebbe la più ampia attenzione del mondo dell’informazione e del circuito mediatico, vedere centinaia di troupe televisive, di inviati, di fotografi, assiepati davanti a quella porta di ferro di Avetrana in attesa di non si sa bene cosa è a dir poco surreale, patetico, inaccettabile!
Nel frattempo chi racconterà della tragedia quotidiana che decine di migliaia di famiglie devono affrontare per andare avanti, senza lavoro, senza prospettive e con la desolante consapevolezza che a nessuno interessa il tuo problema e che a nessuno interessi tu! Chi racconterà ancora dei tanti giovani senza storia futura, sempre più dipendenti dai loro genitori (anch’essi spesso precari), impossibilitati anche quando lo vogliono di crearsi un proprio avvenire, di seguire una loro strada. Chi racconterà dell’emarginazione di tanti anziani privi dei più elementari mezzi di sussistenza, abbandonati dalla società prima ancora che dagli affetti familiari. Chi ci racconterà di questo e di tante altre cose, anche di quelle persone, e non sono poche, che nell’indifferenza delle istituzioni si fanno carico sulle loro spalle di vivere la solidarietà attraverso l’impegno nelle associazioni, nelle comunità nella vita di tutti i giorni.
Intanto non ci resta che aspettare… Il prossimo collegamento dalla cantina di Avetrana, il prossimo plastico di Bruno Vespa, il prossimo talk di Sposini e della Russo, i prossimi resoconti dei giornali…
Ciao Sarah.. forse sognavi, come molti tuoi coetanei, di diventare famosa magari per il canto, la danza, la poesia, o un’altra arte, ma sicuramente non avresti mai immaginato di essere lo strumento per la creazione di questo “format” televisivo dell’orrore, nel quale i tuoi terribili parenti sono diventati, loro si, molto famosi! Ho scelto una mia foto per accompagnare questa nota. E’ la foto di alcuni germogli di palma nana che crescono in alcune zone della Sicilia da tronchi apparentemente secchi, privi di vita. Vorrei che quel germoglio fossi tu..
Franco Blandi